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Un caso di studio per il Superbonus 110%

Come portare in detrazione la Building Automation con Kblue

È possibile sfruttare il Superbonus 110% per migliorare la classe energetica della propria abitazione e integrare la domotica? Certo che sì! Facciamo chiarezza con un caso di studio Kblue.

Le agevolazioni offrono un ampio ventaglio di possibilità di intervento per migliorare l’efficienza di strutture e case private. La tematica è complessa e ricca di variabili: il tipo di edificio su cui si vuole intervenire, la sua età, il genere e la quantità di interventi da effettuare, l’apertura delle pratiche, le certificazioni indispensabili…

Per semplificare un quadro potenzialmente caotico, abbiamo raccolto i dati di un privato che ha utilizzato le agevolazioni del Superbonus 110% per effettuare interventi di miglioramento energetico sulla sua abitazione, inserendo anche la domotica Kblue.

La case history

L’edificio oggetto di intervento del nostro caso di studio è un’abitazione monofamiliare sviluppata su due piani. Si tratta di un edificio di recente costruzione che, a seguito della redazione dell’APE, è risultato essere in seconda classe energetica. Stando alla normativa l’intervento trainante deve consentire il miglioramento di almeno due classi energetiche o il raggiungimento della classe più alta. In questo caso, si è raggiunto il secondo obiettivo grazie alla sostituzione del generatore di calore: è stato infatti realizzato un impianto ibrido dove, a fianco della caldaia a condensazione, è stata installata anche una pompa di calore. Questo intervento trainante ha permesso di raggiungere la classe energetica più alta e sbloccare quindi una serie di interventi trainati: dalla Building Automation ai pannelli fotovoltaici, fino alla batteria di accumulo e alla colonnina di ricarica per auto elettriche.

Per quanto riguarda la Building Automation (BACS) è stato installato un sistema di monitoraggio dei consumi energetici, con l’inserimento dispositivi domotici per la gestione della termoregolazione in locale e da remoto. Questi dispositivi consentono la rilevazione della temperatura in ogni ambiente della casa.

Secondo la normativa, nelle unità abitative l’intervento deve configurarsi come fornitura e messa in opera di sistemi di Building Automation che consentono la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o la produzione di ACS o climatizzazione estiva. Questi sistemi comprendono anche il controllo da remoto attraverso canali multimediali e permettono di:

  1. Visualizzare attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati;
  2. Visualizzare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
  3. Consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

Con la pubblicazione del DM 06.8.2020 – Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici – cd. Ecobonus – oltre alla particolare identificazione di specifici massimali di spesa per l’intervento, è stato introdotto anche l’obbligo di attestare il raggiungimento almeno della classe B della EN 15232. Quest’ultima non è una norma di prodotto ma una norma di sistema, per cui l’asseverazione deve essere redatta da una figura professionale non dal produttore dei componenti. In termini di risparmi energetici, l’implementazione della classe B in impianti di tipo residenziale comporta un risparmio di energia termica utile tra il 10% e il 15%.

Ecco la lista dei prodotti Kblue installati nell’abitazione:

  • ETH-MY88: centralina domotica
  • KB-POW60_3M: alimentatore switching
  • ETH-S64RB: moduli attuatori per attivazione elettrovalvole di zona
  • ETH-HD_THTERM: termostati con sonda di umidità integrata
  • KB-NRG1: analizzatore dati di rete monofase
  • ETH-WEB+ webserver per la gestione locale e remota dell’impianto con data-logger integrato per la registrazione dei consumi

Le pratiche da avviare

Veniamo dunque a un altro punto tanto importante quanto delicato: le pratiche! Nel nostro caso studio, all’Attestazione di Prestazione Energetica è seguita l’apertura della SCIA per dare il via ai lavori. Tuttavia, negli ultimi mesi le condizioni sono cambiate ed ora è sufficiente fare riferimento alla CILA dedicata proprio al Superbonus 110%. Tutto questo a meno che non si tratti di un’opera di demolizione/ricostruzione, caso in cui diventa necessario un permesso di costruzione.

Al momento di procedere con gli interventi è indispensabile affidarsi ad un professionista iscritto all’albo e abilitato che produca le necessarie asseverazioni da trasmettere all’ENEA. L’asseveratore calcola i prezzi massimi dei singoli interventi basandosi su un prezziario di riferimento (prezziario DEI o regionale). Se in questi documenti non sono presenti i prezzi di riferimento per l’intervento in oggetto, l’asseveratore procede con un’analisi dei prezzi avvalendosi anche di un sistema di riferimento. Per la Building Automation questo si trova nell’allegato I che fissa in 50 €/mq il prezzo massimo per questo genere di intervento. In ogni caso il tetto di spesa massimo per la Building Automation è fissato in 15.000 € IVA inclusa (nel nostro caso di studio la spesa prevista è stata di 11.891,00 € quindi all’interno della spesa massima ammissibile dal “decreto requisiti ecobonus” pari a 15.000/1,1 = 13.636,36 €. La spesa effettiva finale è stata invece di 7.800 €).

Sulla base di quanto stabilito dal legislatore, l’asseveratore può fissare un prezzo al mq della stessa entità, più alto o più basso. Nel caso in cui sia più basso viene tenuto come riferimento quest’ultimo; nel caso in cui sia più alto la differenza tra questo e quanto stabilito dal legislatore non può essere oggetto di detrazione.

Avanzamento dei lavori e tempistiche

Dopo l’iniziale caos scatenato dal Superbonus, gli enti pubblici hanno efficientato i loro servizi e ora le lungaggini burocratiche non rappresentano più un ostacolo. Le attese più importanti si verificano invece sulla fornitura di alcuni dispositivi che, a causa della crisi globale sul reperimento dei componenti elettronici, possono provocare attese anche di diverse settimane.

In questo caso di studio il cliente ha optato per la cessione del credito per l’erogazione del Superbonus 110%. Tutti gli interventi, dall’apertura della pratica alla chiusura dei lavori, hanno avuto una durata complessiva di circa nove mesi.

Sei un privato? Vuoi sfruttare il Superbonus 110% per integrare la domotica alla tua abitazione e realizzare interventi di miglioramento energetico? Contattaci per ricevere maggiori informazioni.

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