Il Piano Transizione 5.0, conosciuto anche come “Industria 5.0”, ha l’obiettivo di supportare le aziende italiane nel percorso di transizione digitale ed ecologica, ponendo al centro l’efficientamento energetico ed il monitoraggio dei consumi energetici.
Finanziato da fondi PNRR, integra il Piano Industria 4.0 arricchendolo con tre concetti chiave: sostenibilità, resilienza e centralità della persona.
L’Industria 5.0 promuove, infatti, un ambiente di produzione più flessibile e collaborativo, in cui le macchine e gli esseri umani lavorano sinergicamente per ottimizzare i processi.
Attraverso l’innovazione tecnologica, l’industria può attuare una produzione sostenibile che crea ricchezza rispettando alcuni vincoli ambientali, promuovendo il benessere dei lavoratori e soddisfacendo il loro bisogno di essere formati per nuove e maggiori competenze.
Il decreto ha confermato la retroattività della misura e potranno quindi essere agevolati i progetti di efficientamento energetico effettuati dall’1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025. Gli incentivi sono applicabili a beni materiali e immateriali nuovi e strumentali all’esercizio dell’impresa che permettano all’azienda di ridurre i consumi energetici del 3% sul totale dell’attività o del 5% sui processi interessati dall’investimento.
A CHI E’ RIVOLTO INDUSTRIA 5.0?
A tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici.
IN COSA CONSISTE?
La misura consiste in un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta che varia da un minimo di 10% a un massimo di 45%, proporzionale alla spesa sostenuta per nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, effettuati nel biennio 2024-2025 nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici delle strutture produttive o dei processi produttivi.
In particolare, Il Piano Transizione 5.0 prevede tre macro-categorie che possono essere oggetto di agevolazioni:
- BENI MATERIALI E IMMATERIALI TECNOLOGICAMENTE AVANZATI
I beni devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura e generare una riduzione dei consumi energetici.
Soluzioni di automazione: installazione di sistemi di gestione automatizzata degli impianti per ottimizzare i consumi energetici, ma anche robot industriali, macchine a controllo numerico (CNC) etc.
Sistemi di controllo dell’energia, monitoraggio e controllo di processo: implementazione di dispositivi e software per il monitoraggio e la gestione dei consumi energetici, sistemi di building automation (BACS) che permettano di identificare e ridurre gli sprechi.
Tecnologie per il risparmio energetico, piattaforme di e-commerce, marketplace etc.
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- BENI MATERIALI PER AUTOPRODUZIONE E AUTOCONSUMO DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI
Sono agevolabili i beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
Impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo di energia, sistemi di climatizzazione e riscaldamento ad alta efficienza energetica.
- FORMAZIONE DEL PERSONALE NELL’AMBITO DI COMPETENZE UTILI ALLA TRANSIZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI
Possono essere oggetto di agevolazione le spese finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.
COME FUNZIONA
Per accedere al progetto Industria 5.0 è richiesto l’invio di differenti comunicazioni:
- la certificazione ex ante attestante la riduzione dei consumi energetici ottenibile tramite gli investimenti, firmata digitalmente dal soggetto certificatore idoneo.
Nella comunicazione di prenotazione, da inviare al GSE in modalità telematica, va inserita la prima certificazione, unitamente ai dati del progetto che si intende effettuare.
- la comunicazione di conferma, che attesta l’avanzamento del progetto, da trasmettere entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione dell’importo del credito di imposta prenotato; questa deve riportare gli estremi delle fatture relative agli ordini al fornitore con il pagamento a titolo di acconto, in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione dei beni;
- la comunicazione di completamento del progetto, da trasmettere entro il 28 febbraio 2026 contenente i dettagli degli investimenti effettuati nonché la certificazione ex post, relativa ai risparmi energetici conseguiti.
I dati dei consumi energetici e le misure adottate che dimostrano un efficientamento energetico vanno dunque acquisiti, monitorati e storicizzati. Ogni azienda dovrà dimostrare i benefici ottenuti dai beni oggetto di agevolazione.
I dati acquisiti in maniera continuativa dovranno essere elaborati e presentati attraverso dashboard e report appositamente studiati.
KBLUE, PARTNER PER LA TRANSIZIONE 5.0
Con il sistema ETH di Kblue è possibile monitorare e registrare tutti i consumi energetici di un’azienda produttiva ma anche di un’attività ricettiva (consumi elettrici, gas, acqua, riscaldamento, aria condizionata e monitorare l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili).
Kblue ha predisposto un kit SMART ENERGY MONITORING per il monitoraggio dei consumi, composto da:
- Modulo master ETH-MY88 con relativo alimentatore, può gestire fino a 5 oggetti Modbus
- Misuratore di corrente trifase 100A KB-METER_3PH per rilevare i dati di ogni macchina/quadro dello stabilimento
- Modulo di supervisione da remoto ETH-WEB+ per l’invio dei dati al MES
IN SINTESI?
Il Piano Transizione 5.0 rappresenta una visione che guarda al futuro con ottimismo, un passo significativo verso un’industria più avanzata e sostenibile proponendo un modello industriale che valorizza l’elemento umano e promuove un uso responsabile delle risorse tecnologiche e naturali.
Richiede investimenti significativi in tecnologia, infrastrutture e formazione del personale, portando le aziende ad affrontare una vera e propria trasformazione culturale per distinguersi in un mercato globale sempre più competitivo.