L’evoluzione del concetto di “edificio intelligente” ha portato a una crescente attenzione verso soluzioni che aumentano l’efficienza, il comfort e la sostenibilità degli immobili. Uno strumento chiave per misurare la “prontezza” tecnologica degli edifici è il Smart Readiness Indicator (SRI), una certificazione innovativa che valuta il livello di “intelligenza” di un edificio in termini di automazione e interazione con gli occupanti.
In questo articolo, esploreremo come funziona lo SRI, quali sono i suoi vantaggi per i proprietari e gli utilizzatori degli immobili, e perché questa certificazione rappresenta un passo fondamentale verso gli edifici smart del futuro.
Cos’è lo SRI?

Lo Smart Readiness Indicator è un indicatore di “prontezza” che valuta la capacità di un edificio di adattarsi e rispondere alle esigenze dei suoi occupanti, gestendo in modo autonomo risorse come l’energia. La sua implementazione deriva dalla necessità di adeguarsi agli obiettivi di sostenibilità stabiliti dall’Unione Europea, che mira a migliorare l’efficienza energetica nel settore edilizio. Lo SRI non solo misura il livello di automazione e digitalizzazione di un edificio, ma anche il suo potenziale di connettersi e comunicare con altre infrastrutture, come le reti energetiche.
Come viene calcolato?
Il calcolo dello SRI si basa su specifici criteri che prendono in considerazione le funzioni intelligenti di un edificio, tra cui il controllo dell’illuminazione, la climatizzazione, l’efficienza energetica e la gestione dei consumi. La valutazione utilizza una scala di punteggio che determina la “readiness” dell’edificio, offrendo agli utenti una chiara panoramica sulle funzionalità intelligenti e su come esse contribuiscano al benessere e alla sostenibilità.

I benefici della certificazione Smart Readiness Indicator per gli edifici
- Miglioramento del comfort e della qualità della vita
L’adozione di tecnologie smart negli edifici permette una gestione ottimizzata di aspetti come la temperatura, l’illuminazione e la ventilazione. Questo non solo aumenta il comfort degli occupanti, ma contribuisce anche alla loro salute e benessere. Per esempio, un sistema di ventilazione intelligente riduce la presenza di inquinanti interni, mentre l’automazione della temperatura garantisce un ambiente sempre confortevole.
- Riduzione dei costi energetici
Gli edifici dotati di un alto grado di intelligenza sono in grado di gestire i consumi in modo efficiente, riducendo i costi energetici. Sistemi automatizzati possono spegnere le luci in stanze vuote o regolare la climatizzazione in base alla presenza di persone, contribuendo così a un significativo risparmio energetico.
L’implementazione dello SRI nell’edilizia europea
L’Unione Europea ha introdotto lo Smart Readiness Indicator nell’ambito della direttiva sulla performance energetica degli edifici (EPBD), con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale del settore edilizio. Attualmente, molti paesi europei stanno integrando lo SRI nei loro regolamenti edilizi, ponendo una maggiore enfasi sull’uso di tecnologie che favoriscono l’efficienza e la sostenibilità.
Un esempio di progetto europeo orientato a migliorare l’adozione di edifici smart è il progetto Tunes, il quale supporta l’implementazione e la valutazione degli edifici in base alle caratteristiche smart.

Cosa serve per ottenere la certificazione SRI?
Requisiti e normative
Per ottenere la certificazione SRI, un edificio deve rispettare determinati criteri definiti dalle normative europee, che includono l’integrazione di sistemi automatizzati e il potenziale di comunicazione con la rete elettrica.
L’obiettivo è favorire l’implementazione della domotica e smart home al fine di migliorare l’efficienza energetica, l’autonomia di gestione delle risorse e la sostenibilità. La certificazione si concentra anche su aspetti come l’accessibilità e la sicurezza dei dati, elementi fondamentali per garantire un ambiente sicuro e connesso.
Processo di valutazione e punteggio
Il processo di certificazione prevede una serie di verifiche effettuate da professionisti qualificati che assegnano un punteggio in base a criteri specifici. La valutazione considera le funzionalità implementate e il loro livello di efficacia, attribuendo un punteggio che riflette il grado di “intelligenza” dell’edificio. Maggiore è il punteggio ottenuto, più l’edificio è ritenuto pronto per rispondere alle esigenze future.
Smart Readiness Indicator: un passo verso la sostenibilità
Contributo all’economia circolare
Gli edifici smart dotati di SRI favoriscono un modello di economia circolare, poiché utilizzano in modo più efficiente le risorse e riducono gli sprechi. La gestione intelligente dei consumi energetici e l’interazione con le reti energetiche consentono di minimizzare l’impatto ambientale, supportando un modello economico sostenibile e riducendo le emissioni di CO2.
Impatto sulla valorizzazione immobiliare
Questa certificazione può aumentare il valore di un immobile, rendendolo più appetibile per gli investitori. Gli edifici intelligenti risultano infatti più attrattivi per aziende e privati in cerca di soluzioni che garantiscano comfort, risparmio energetico e sostenibilità a lungo termine.
Come saranno gli edifici del futuro?
Gli edifici del futuro saranno sempre più orientati alla sostenibilità, all’efficienza energetica e alla sicurezza. Il progetto europeo Tunes, che mira a migliorare l’attuazione dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica), è solo uno degli esempi di come l’UE stia incentivando l’adozione di tecnologie smart nell’edilizia.
Gli edifici saranno quindi in grado di interagire con i loro occupanti, ottimizzare i consumi in tempo reale e persino rispondere a eventi esterni, come il cambiamento delle condizioni climatiche.

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