Conto Termico 3.0: cosa cambia?

Il 5 agosto 2025 la Conferenza Unificata Stato-Regioni ha dato il via libera al Conto Termico 3.0. Con l’approvazione del decreto da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica viene dunque aggiornato e potenziato il sistema di incentivi dedicato agli interventi di piccola scala per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e favorire la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Il nuovo meccanismo amplia i beneficiari, le tecnologie incentivate e le risorse a disposizione, semplificando l’accesso agli incentivi e accelerando la transizione energetica. Il decreto sarà operativo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e gli aggiornamenti informatici necessari.

L’obiettivo è duplice: ampliare la platea dei beneficiari e accelerare gli investimenti in soluzioni sostenibili.

Le risorse a disposizione

Il nuovo decreto offre oggi opportunità davvero concrete, con una dotazione complessiva di 900 milioni di euro annui, suddivisi in:

  • 400 milioni per le pubbliche amministrazioni
  • 500 milioni per soggetti privati (cittadini e imprese)

Chi può accedere agli incentivi

Rispetto alle versioni precedenti, il Conto Termico 3.0 allarga il ventaglio dei soggetti ammessi, per ampliare le realtà coinvolte nella sfida della decarbonizzazione e della riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e del settore terziario.

Oltre alle PA e ai privati, possono accedere anche:

  • Enti del Terzo Settore (es. organizzazioni non profit, organizzazioni di volontatiato, cooperative sociali, associazioni etc)
  • comunità energetiche rinnovabili (CER)
  • consorzi e autorità portuali
  • società in house
  • edifici non residenziali privati, oltre alla PA

Quali interventi sono incentivati

Gli incentivi coprono sia interventi di efficienza energetica sia l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Alcuni esempi:

  • isolamento termico, ovvero sostituzione di infissi e schermature solari
  • coibentazione di pareti e coperture
  • Sistemi di building automation (BACS) per la gestione dei consumi
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  • pompe di calore, solare termico e caldaie a biomassa
  • impianti di microcogenerazione e reti di teleriscaldamento

Tra le novità più rilevanti, entrano anche impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, effettuate contestualmente alla sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con una pompa di calore elettrica.

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Quanto copre l’incentivo

Il contributo può arrivare fino al 65% delle spese sostenute dai privati e fino al 100% per edifici pubblici situati in piccoli comuni (meno di 15.000 abitanti), scuole e ospedali.

Per alcuni interventi sono previsti massimali specifici: ad esempio, fino a 700 € per ogni kW installato di pompa di calore o per ogni metro quadrato di solare termico.

L’incentivo viene erogato direttamente dal GSE:

  • in un’unica soluzione se l’importo non supera i 15.000 €;
  • in più rate (2-5 anni) se le somme sono più elevate.

Come richiedere il Conto Termico 3.0

Le modalità di accesso restano due:

  • accesso diretto, cioè domanda da presentare entro 90 giorni dalla fine dei lavori;
  • prenotazione (solo per le PA), con possibilità di bloccare in anticipo le risorse.

Il portale GSE verrà aggiornato entro pochi mesi dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, rendendo operative le nuove procedure.

Un passo verso la transizione energetica, uno scenario in evoluzione per i professionisti

Il Conto Termico 3.0 si affianca ad altri incentivi già in vigore, ma ha una caratteristica distintiva: si tratta di un contributo in conto capitale, erogato in tempi rapidi e senza vincoli di detrazione fiscale. Rappresenta, quindi, una opportunità concreta e immediata sia per i cittadini che vogliono ridurre i consumi, sia per le Pubbliche Amministrazioni chiamate a rendere più sostenibili scuole, ospedali e uffici.

E’ un incentivo per cittadini ed enti pubblici, ma anche un volano di crescita per i professionisti del settore energetico e delle costruzioni. La spinta verso impianti più efficienti e rinnovabili apre nuove occasioni nella progettazione, nella consulenza tecnica e nella gestione degli interventi. Per i tecnici del settore si prospetta un’occasione unica: non solo diventare protagonisti della transizione energetica, ma anche rafforzare la propria competitività in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità e all’efficienza.

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