Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto di sovvenzioni concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.
Il PNRR presentato dall’Italia prevede investimenti e un pacchetto di riforme che si snoda attorno a tre assi condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.
Futura: il piano specifico per il sistema scolastico previsto dal PNRR - slittamento della scadenza previsto al 30/09/2023
La Futura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità senza precedenti per lo sviluppo e la trasformazione di diverse aree cruciali della società, in particolare l’istruzione.
Nel contesto delle scuole, Futura si traduce nell’implementazione di soluzioni innovative e tecnologiche per creare Smart School all’avanguardia. Queste scuole del futuro come saranno nel concreto?
In primis, le scuole del futuro integreranno l’uso di strumenti digitali e piattaforme educative avanzate per migliorare l’esperienza di apprendimento degli studenti, favorire l’interazione e la partecipazione attiva, nonché stimolare la creatività e lo sviluppo delle competenze chiave per il futuro. Non solo, infatti questo piano mira a fornire un’educazione più inclusiva e personalizzata, in cui gli studenti possano accedere a risorse educative innovative e apprendere in modo interattivo, preparandoli in modo efficace per le sfide del mondo moderno.
Grazie al PNRR, le Smart School diventeranno dei veri e propri laboratori di apprendimento all’avanguardia per una società in continua evoluzione.
Nella normativa si può leggere quanto segue:
«Grazie a un investimento complessivo pari a 17,59 miliardi, compresi i c.d. “progetti in essere”, la scuola ha l’occasione di poter svolgere davvero quel ruolo educativo strategico per la crescita del Paese. È a scuola, infatti, che studentesse e studenti, accompagnati nel costruire competenze e acquisire abilità, si preparano al futuro. Quella che si vuole realizzare grazie al PNRR, con Futura, è una scuola che forma cittadine e cittadini consapevoli, in grado di poter essere determinanti nei processi di transizione digitale ed ecologica dell’Italia di domani.»
Siamo pronti a questa rivoluzione? Quali sono i soggetti e gli strumenti che possono aiutarci?
La domotica è essenziale per realizzare il piano Futura
Scavando nella normativa, più nello specifico nella missione due del piano Futura per le scuole, si pone l’accento sull’importanza strategica per la transizione ecologica del campo della domotica.
«La mitigazione del rischio climatico avverrà mediante la riduzione delle immissioni in atmosfera. Pertanto, il progetto della nuova scuola garantirà che il fabbisogno energetico complessivo dell’edificio sarà soddisfatto mediante impianti a fonti rinnovabili e con sistemi alternativi ad alta efficienza quali ad esempio pompe di calore centralizzate. Inoltre, l’impianto elettrico sarà realizzato secondo i criteri della domotica al fine di evitare spechi di energia elettrica dovuti al mancato spegnimento di ogni tipo delle apparecchiature elettriche (apparecchi di illuminazione, computer ecc.).»
Questa linea guida che prevede la mitigazione del rischio climatico attraverso la riduzione delle emissioni atmosferiche è un passo importante verso un futuro sostenibile. Sappiamo bene però che la legislazione da sola non può cambiare le cose: servono protagonisti e attori pronti a prendere in mano la situazione con azioni decise e collettive.
Kblue per una Smart School inclusiva, a basso consumo energetico e diffusa su tutto il territorio nazionale. Il caso Fucini
Un primo ed essenziale passo Kblue lo ha fatto. Il 13 settembre 2022 è stata inaugurata la nuova scuola primaria “Fucini” di Ponsacco, un piccolo paese in provincia di Pisa.
La nuova Fucini è una scuola ambientalmente ed energeticamente sostenibile. È realizzata in classe Nzeb, ovvero ad energia quasi zero.
Esattamente 5 anni prima, nel settembre del 2017, il vecchio edificio veniva dichiarato inagibile dando così bruscamente inizio al processo di rinnovamento che ha portato alla costruzione di questa nuova scuola green. Il nuovo edificio è un vero gioiello di ecosostenibilità e tecnologia.
Grazie all’integrazione di pannelli fotovoltaici e pompa di calore, i consumi si attestano ora ad un 90% in meno rispetto alla precedente struttura, garantendo una sostenibilità energetica quasi completa.
Grazie alla sua ampia flessibilità, il sistema ETH di Kblue permette di automatizzare varie funzioni nei diversi ambienti:
- Illuminazione (accensione/spegnimento ed intensità) gestita in base alla luce esterna e alla rilevazione o meno di presenza all’interno delle stanze;
- Oscuranti che si azionano in base alla presenza nelle aule;
- Termoregolazione, sia riscaldamento sia raffrescamento;
- Videocitofonia;
- Controllo carichi e monitoraggio della produzione dell’impianto fotovoltaico in tempo reale.
Proviamo a immaginare cosa succederebbe se nell’ecosistema italiano si iniziassero a usare i fondi del PNRR, abbinati a una strategia a lungo raggio: non si parlerebbe più di Smart School, ma di Smart Community.